DUE PESI, DUE MISURE

Come era stato facilmente previsto, la provocazione del manipolo di razzisti e fascisti organizzata sabato 24 in piazza della Libertà, ha visto l’intervento a senso unico delle Istituzioni, Polizia e Arma, contro chi protestava per lo spazio concesso da Prefetto e Questore all’esibizione dei comportamenti e delle invettive degli squadristi di Son Giusto e complici, contro i volontari che assistono i migranti che hanno attraversato la rotta balcanica, alla ricerca di una vita dignitosa. Esaltare il fascismo, mostrarne simboli e rituali, compiendo azioni e istigando ad attuare comportamenti razzisti, è reato previsto nel testo della legge Scelba del 1952 e della legge Mancino del 1993. Nulla risulta di comportamenti delle forze dell’ordine, presenti in forze nella piazza, tesi ad identificare, per una successiva denuncia, gli autori di tali comportamenti, che si sono protratti per tutta la durata dell’azione reazionaria. Mentre accurata è stata l’attività di identificazione delle persone che protestavano contro il manipolo di provocatori. Permane il dubbio che la benevolenza dei rappresentanti dell’autorità istituzionale, nei confronti delle sempre più frequenti azioni simili a quella degli scherani di Son Giusto, in tutta Italia, tentino di deviare la riflessione delle cittadine e dei cittadini sulle colpe dei governanti attuali e degli ultimi trent’anni, riguardo lo stato disastroso della sanità, del trasporto pubblico, degli edifici scolastici, il degrado sempre più rapido della convivenza civile. Usare la violenza contro l’attuazione dei principi di solidarietà verso i più bisognosi, trasformando le vittime delle guerre e dello sfruttamento economico in colpevoli delle difficoltà dei cittadini e cittadine italiane, e non venirne impediti, segnala una grave carenza di comprensione dei doveri civili. La Federazione di Trieste del Partito Comunista Italiano, afferma che è evidente che l’attuale Prefetto e l’attuale Questore di Trieste non sono in grado di garantire il rispetto della Costituzione e delle leggi da essa derivate.

Trieste 26 ottobre 2020

Il segretario della Federazione di Trieste  del Partito Comunista Italiano

Paolo Iacchia