Dipiazza IV, risindaco di Trieste, si è accorto che intorno a Lui è il diluvio: di cori e invocazioni, di proteste, di assembramenti, di cortei, che Lui ritiene comportino gravi danni economici alle attività e all’immagine esterna della città, mentre si sta sviluppando, crociera dopo crociera, la ricarica più attesa dalla città, il turismo spendereccio dopo i “lockdown”. Quindi basta con indebite occupazioni di piazze salotto e suolo, necessario a sistemare dehors e dare visibilità alle vetrine e insegne delle più diverse attività. Raduni ammessi, possibilmente in zone decentrate, non cortei attraverso la città che possano essere visti ma e solo se, con giudizio, rispettano le disposizioni di sicurezza sanitaria emanate dal Governatore Regionale su delega del Governo.
Certo, ad emettere ordinanze, si fa molto meno fatica che ad affrontare i problemi che spingono tante persone a protestare. E noi comunisti siamo impegnati a fare chiarezza sugli avvenimenti trascorsi, su quelli in corso e sui possibili sviluppi futuri. Oggi c’è chi grida NO GreenPass, quando tanti cittadini di Trieste vorrebbero poter dire: NO ai tagli pensionistici che accompagnano la drastica riduzione delle tasse ai ricchi e alle multinazionali; NO alle scuole che, più che pollai, sono ruderi privi di manutenzione, pericolosi per gli studenti, gli insegnanti, il personale ausiliario e chiunque ne frequenti i locali NO alla sempre più spinta privatizzazione delle strutture e delle prestazioni ospedaliere e territoriali, che hanno comportato una risposta insufficiente alla sfida della pandemia, riducendo drasticamente anche le prestazioni indifferibili per altre patologie. NO alle risposte paternalistiche, quando ci sono, alle richieste provenienti dalle famiglie impoverite da licenziamenti, riduzioni di salari e stipendi, morte e lesioni più o meno gravi accadute sul lavoro, dagli anziani isolati, dai giovani senza lavoro. Oggi li chiamano “fragili”, ma sono le vittime designate del sistema capitalistico.
SÌ alle azioni per difendere e ampliare il diritto alla vita e alla dignità femminile: donna e uomo per me pari sono SÌ all’edilizia popolare: un tetto per tutti SÌ alla ripubblicizzazione integrale della sanità: solo la salute per tutti è la salute di tutti SÌ alla ricostruzione della dignità dell’istruzione, per studenti, insegnanti, lavoratori di supporto la scuola deve preparare alla vita, non sostituire l’apprendistato in fabbrica SÌ al sostegno economico a chi viene espulso o rifiutato dalla filiera del profitto: non ci sono i poveri, ci sono i nuovi schiavi
Partito Comunista Italiano
Federazione di Trieste PCI-KPI Trieste 31/10/2021
