Silenzio stampa su una provocazione NATO

Siamo venuti a conoscenza in modo quasi fortuito, attraverso cartelli stradali presenti in Slovenia (che avvisano dei possibili disagi per il traffico a causa del previsto transito di mezzi militari) del prossimo svolgimento della esercitazione Nato denominata “Astral Knight 2021” (cavaliere astrale, che nome romantico…), che si svolgerà in Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Croazia, coinvolgendo in particolare la base aerea di Aviano. Alla ricerca di notizie in merito, si trova qualcosa solo nei siti ufficiali delle forze aeree americane, della Nato e su vari siti di “appassionati” di feticismo militare, tutti rigorosamente in inglese. Poichè oramai l’inglese lo mastichiamo più o meno quasi tutti, scopriamo che: l’esercitazione si svolgerà a metà maggio, con base ad Aviano e sarà guidata dalle forze aeree statunitensi. Coinvolgerà militari di terra e forze aeree e navali USA oltre che italiane, croate, slovene, albanesi e greche. Oltre all’utilizzo di un gran numero di aerei da combattimento delle nazioni coinvolte, soldati si eserciteranno nell’utilizzo (vogliamo sperare, solo “a salve”) del sistema missilistico terra-aria Patriot. Pare che il tutto rientri nell’ambito di più ampie esercitazioni, coinvolgenti l’intera Europa, orientate in particolare a testare le capacità logistiche delle forze Nato. Noi presumiamo che queste capacità logistiche siano in qualche modo finalizzate a supportare le note azioni di provocazione anti-russa che stanno avendo luogo in Ucraina, oltre che nei paesi baltici. Di tutto ciò non c’è traccia (o almeno, noi non l’abbiamo trovata) né sui media italiani, né sui siti istituzionali italiani. Nemmeno abbiamo trovato commenti da parte di alcuna forza o esponente politico. Ci chiediamo pertanto se ed in quale misura le autorità politiche italiane, nazionali e locali, siano informate di quanto sta accadendo. Come cittadini ci chiediamo anche che ripercussioni ci saranno per la nostra vita quotidiana. Sono previsti spostamenti di truppe e mezzi pesanti? E la navigazione aerea civile è sicura, con tutti questi aerei miliari in movimento? E sul piano sanitario, lo spostamento e l’assembramento di tutte queste truppe, che conseguenze potrebbero avere? Storicamente, guerre e spostamenti di truppe sono state fattori micidiali di propagazione di epidemie, basti pensare alla “spagnola” che colpì l’Europa alla fine della prima guerra mondiale. Infine, sul piano propriamente politico, non possiamo fare a meno di chiederci se tutto questo attivismo militare (con le enormi spese che comporta, spese che non sono calate nemmeno in tempo di Covid 19) sia utile o meno e se non sia invece estremamente pericoloso continuare a “giocare alla guerra” con la Russia, quando invece sarebbe molto meglio costruire un futuro di pace e di collaborazione.

la Segreteria Regionale P.C.I. del Friuli Venezia Giulia