Come riapre la Fincantieri di Monfalcone?

Il Coordinamento Regionale delle Sinistre di Opposizione del Friuli Venezia Giulia (Partito Comunista dei Lavoratori, Partito della Rifondazione Comunista, Partito Comunista Italiano, Potere al Popolo, Risorgimento Socialista, Sinistra Anticapitalista) appresa la notizia della prossima riapertura del cantiere monfalconese di Fincantieri, chiede di conoscere sulla base di quale norma avvenga tale riapertura.

L’allegato 3 del DPCM 10 aprile, attualmente in vigore, non ricomprende la costruzione di navi da crociera o la cantieristica navale in genere nell’elenco delle attività lavorative che possono svolgersi in deroga alla generale chiusura di tutte le attività non essenziali.

Altra possibile deroga all’art. 2 del DPCM (“Sull’intero territorio nazionale sono sospese tutte le attività produttive industriali e commerciali, ad eccezione di quelle indicate nell’allegato 3….”) può derivare dall’inserimento in una filiera funzionale alle attività essenziali consentite. Ma in quale filiera essenziale possono essere inserite le navi da crociera?

Noi Sinistre di Opposizione riteniamo di sollevare il problema. La mobilità quotidiana di circa 700 lavoratori a Monfalcone costituisce infatti un potenziale pericolo di contagio. L’Italia non è ancora entrata nella cosiddetta “fase 2”. Al momento in cui scriviamo si registrano ancora 3.400 nuovi casi positivi e oltre 500 morti. All’inizio del cosiddetto “lockdown” (12 marzo) i nuovi casi positivi erano 2.651 e i morti, quel giorno, furono “solo” 189. Dunque non capiamo questa “fretta” di riaprire attività certamente non essenziali, con evidente pericolo per i lavoratori, le loro famiglie e la cittadinanza tutta.

Sabato 18 aprile 2020

Per il Coordinamento SdO – FVG

Fabio FERI