Dichiarazione del Segretario Regionale
L’accanimento del “governatore” Fedriga nei confronti della fascia d’età 14-18 anni è veramente inspiegabile. Sembra che la battaglia contro la pandemia dipenda dal fatto che questi ragazzi non vadano a scuola. Tutte le altre scuole sono aperte. Tutte le persone adulte escono per andare a lavorare. Loro, invece, no. Ma perché? Perché no. Fedriga sarà un fan di Enzo Jannacci. A parte gli scherzi, purtroppo siamo di fronte a un comportamento che denota : volontà di eludere e vanificare i provvedimenti dell’autorità giudiziaria che colpiscono un suo provvedimento amministrativo (con buona pace dello stato di diritto e dell’uguaglianza di fronte alla legge); volontà di contrapporsi in ogni caso al Governo nazionale, che con l’ultimo Dpcm, appena entrato in vigore, ha confermato la ripresa della didattica in presenza e stabilito le condizioni per la stessa, senza prevedere poteri sostitutivi delle regioni se non “nelle more di un nuovo Dpcm” ed in presenza di sensibili mutamenti della situazione rispetto alla situazione precedente (l’ultimo Dpcm è di ieri, impossibile che le cose siano drasticamente peggiorate in un giorno…); nessuna volontà di adeguare il trasporto pubblico locale in leale collaborazione con tutti i soggetti presenti nei tavoli prefettizi appositamente costituiti al fine di permettere la riapertura delle scuole superiori ; volontà di ribadire il proprio “potere” sul territorio regionale, anche nei confronti di un servizio pubblico (essenziale) che è statale al 100% e rispetto al quale la Regione non avrebbe alcuna competenza. Non è con tale atteggiamento che un pubblico amministratore dovrebbe porsi. La nostra condanna è totale. Sosteniamo e continueremo a sostenere la battaglia dei genitori, degli studenti e di tutto il mondo della scuola per il ritorno in presenza.
Ottavio Romano Segretario Regionale PCI Friuli Venezia Giulia
