COMUNICATO STAMPA

La Federazione di Trieste del PCI ritiene che l’iniziativa convocata per il 21 gennaio davanti al Municipio di Trieste dal Partito Democratico, per chiedere le dimissioni del vicesindaco Polidori, sia solo un tentativo di rifarsi un’immagine e far dimenticare che se ad amministrare la città di Trieste, e a governare l’Italia, ci sono forze reazionarie e razziste, gran parte della colpa ricade sul PD stesso.
Non è la protesta contro il gesto vile e arrogante di un individuo che su questi aspetti del carattere ha costruito la sua carriera di potere, che può farci dimenticare le tante imprese dei governi nazionali e regionali a guida PD, che hanno demolito il sistema di garanzie dei diritti di tutti i cittadini, costruite a partire dalla Costituzione italiana, al cui snaturamento era votato il PD comandato da Matteo Renzi, con la distruzione del sistema di voto proporzionale e della rete delle autonomie locali, con i tagli all’Istruzione, alla Sanità, alle pensioni, agli organici ed alle strutture delle forze dell’ordine.
Il fallimento del referendum del 4 dicembre non ha insegnato nulla al coacervo di gruppi di pressione che compongono il PD, mentre ha aperto la strada al successo di formazioni politiche, tra le quali primeggia quella a cui appartiene il vicesindaco Polidori, che stanno proseguendo, con le parole e con gli atti, l’azione scellerata di distruzione delle strutture e della coscienza civile dei cittadini italiani.
La Federazione di Trieste del PCI non ritiene né giusto, né utile aderire alla manifestazione del 21 gennaio.