
“Stato di agitazione permanente – Non distanziare ma stanziare – Reddito subito” sono tra le parole d’ordine che hanno illustrato le motivazioni della manifestazione svoltasi a Trieste sabato 30 nel primo pomeriggio, per chiedere l’attenzione e l’impegno del governo a sostegno delle migliaia di lavoratori e lavoratrici del settore dello spettacolo che stanno vivendo anche loro momenti di grande difficoltà.

Diversi tra gli organizzatori hanno preso la parola per approfondire le spiegazioni dei risvolti poco noti delle insicurezze del settore, fino a vere e proprie mancanze organizzative, che la pandemia ha oggi portato allo scoperto e che richiedono una vera e approfondita riforma normativa.
Su alcuni cartelli appaiono le richieste immediate del movimento rivendicativo: “Chiediamo un reddito di continuità che traghetti il comparto culturale fino alla ripresa piena dei singoli settori e garantisca l’esistenza, salvaguardando il rapporto di lavoro in atto, anche attraverso incontri politici e tecnici, quindi alla presenza dei ministeri e dell’INPS”.
La Federazione di Trieste del PCI-KPI ritiene necessaria e giustificata la mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici del settore culturale dello spettacolo, offrendo il suo pieno sostegno alla lotta in corso.
