LIBERTÀ E GIUSTIZIA NON SI OTTENGONO CON I MURI

PARTITO COMUNISTA ITALIANO
Segreteria regionale del Friuli Venezia Giulia
Comunicato stampa
Oggetto:Proposta di barriera fisica al confine.
Nel suo famoso discorso di Fulton il premier inglese Winston Churchill parlò della “cortina di ferro” calata dal Baltico a Trieste.

In realtà la vera cortina di ferro riguardò altri paesi, mentre tra Italia e Jugoslavia si sviluppò ben presto, con gli accordi di Udine, consolidando quello che allora veniva considerato il confine più aperto in Europa. Traffici di persone e merci fecero la fortuna di Trieste, Gorizia ed anche Udine, aiutarono lo sviluppo del Friuli Venezia Giulia.

        L'accordo europeo di Schengen spalancò i confini alle merci, ai capitali ed ai cittadini europei, ma li chiuse ermeticamente a coloro che non facevano parte dell' area di libera circolazione. Il dramma delle guerre per le risorse energetiche (Libia, Medio oriente) fecero sì che una massa di disperati cerchi di raggiungere la sponda settentrionale del Mediterraneo, mentre i paesi che pure sostengono queste guerre, cercano di impedirne l'arrivo e l' accoglienza, prevista anche dalla nostra Costituzione.
        Così dopo la caduta del muro di Berlino, salutata enfaticamente da molti, seguì la costruzione di nuovi muri e barriere di filo spinato tagliente, come quelli ai confini ungheresi, bulgari, croati e sloveni.
        L'arrivo di profughi attraverso la rotta balcanica non è altro che la dimostrazione della fallimentare politica dell'UE che pagando con miliardi di euro il dittatore turco Erdogan credette di bloccare le fughe dal Medio oriente, E' inoltre la prova che è inutile l'accanimento propagandistico di Salvini che dichiara di aver azzerato gli sbarchi, mentre in realtà ha solo allungato la rotta ed impinguato i guadagni delle organizzazioni criminali che trafficano in esseri umani.
        Ora Salvini ed il suo fedele Fedriga propongono di abolire Schengen ai confini sloveni dotandoli dell'ennesima “barriera fisica”, presumibilmente di filo spinato. Finalmente anche noi avremo la nostra porzione di cortina di ferro!
        In realtà anche Fedriga dovrebbe sapere che, al di la dello scempio della bellezza naturale del Collio, del Carso e della Val Rosandra, una barriera di filo spinato serve a poco perchè l'esperienza slovena e croata sta a dimostrare che i fili si possono tranciare e che comunque non possono impedire altre forme di attraversamento.
        Il problema va affrontato alla radice fermando le guerre, aiutando alla ricostruzione dei paesi devastati, difendendo il pianeta dalla crisi climatica e l'Africa dalla desertificazione. Le risorse ci sono, specie se tacciono le armi di guerra. 
        Certo, il problema non si risolve in pochi mesi e nel frattempo si dovrebbe aiutare le vittime di questi eventi in fuga per la vita con spirito solidale su scala continentale. L'UE si autoproclama difensore della pace e del benessere, ma in realtà è solo un cinico coacervo di egoismi e razzismi strumentali allo sfruttamento della forza lavoro immigrata.
        Si questo terreno le forze progressiste ed i comunisti in prima fila propongono un'alternativa di giustizia e pace.

La Segreteria regionale del PCI del FVG