Il Coordinamento delle Sinistre di Opposizione del FVG considera
sbagliata la modalità con cui il Presidente delle Regione FVG ha
proposto la ripresa delle attività commerciali e produttive nella
conferenza stampa del 7 maggio scorso.
Richiamarsi alla positiva gestione regionale della crisi sanitaria è un
dato del tutto insufficiente a fronte delle dichiarazioni degli esperti e
dei competenti del servizio del sistema sanitario che confermano la
persistenza della pandemia nel Paese.
Peraltro la gestione regionale nell’ambito della vigilanza della gestione
dell’emergenza nelle residenze per anziani non è stata affatto positiva.
Né, per usare un eufemismo, sembra valida la proposta di nave-
lazzaretto verso cui sembra la Regione si stia orientando.
Il Coordinamento ritiene necessario che sia il livello Nazionale che
quello Regionale si attivino per predisporre una risposta adeguata a
ciò che da molti viene definita come una crisi peggiore di quella del
2008.
Pertanto, consideriamo opportuno che la Regione si appresti ad
affrontare questo possibile scenario sulle seguenti direzioni di azione:
1) Rafforzare il ruolo degli enti predisposti alla sorveglianza
sanitaria previsti nei protocolli nazionali e locali, passando dalla pura
consultazione obbligatoria, oggi prevista, al conferimento a questi enti
di un potere di giudizio vincolante;
2) Mantenere gli organi di controllo ispettivo nei luoghi di lavoro
nelle condizioni di accertare il rispetto delle regole di osservanza a
tutela della salute con la stessa determinazione oggi posta nei confronti
della cittadinanza ;
3) Avviare la consultazione con i soggetti di rappresentanza
avendo l’obiettivo di “ridisegnare” il ruolo delle città nelle sue
articolazioni dei servizi della sanità, istruzione, trasporti e delle attività
lavorative, con la priorità verso la tutela ambientale, climatica e la
riduzione degli inquinamenti conseguenti alle produzioni.
Il Coordinamento ritiene che i punti sopra descritti siano di
competenza diretta del Presidente della Regione, e su tali punti egli si
assuma le proprie responsabilità, invece di aprire una battaglia
ideologica contraddistinta da una ingannevole volontà di carattere
propagandistico, avente come obbiettivo la ricerca di un consenso
meramente elettoralistico.
