Care compagne, cari compagni
la lotta di classe vede, anche in Italia, lo sviluppo di un’offensiva sempre più intensa e spregiudicata contro i diritti e le aspirazioni dei lavoratori e dei cittadini; segnando diversi punti a vantaggio dei poteri reazionari. Questo accade anche per la debolezza delle organizzazioni comuniste.
Il ritardo nell’analisi dei mutamenti di composizione delle classi economico-sociali e degli interessi che le spingono ad agire, ha corrisposto al contemporaneo rafforzarsi dell’egemonia degli ideali propugnati dai padroni e all’indebolimento della credibilità di quelli democratici e dei lavoratori.
La frantumazione dell’organizzazione comunista ha lasciato ampi spazi all’illusione delle parole d’ordine dei pentastellati (“né di destra, né di sinistra”), e addirittura al messaggio dei fascioleghisti del “prima gli italiani”-“sicurezza come legittima difesa”, che maschera il disastro dei licenziamenti, dei bassi salari, dei lavori precari, della distruzione del sistema pensionistico, dei costi delle cure e delle medicine, della perdita di importanza della formazione culturale e della ricerca.
Ma ha portato anche ad una sempre maggiore sfiducia nella democrazia e nei suoi strumenti, istituzioni e sistemi elettorali, ben rappresentata dal crescente astensionismo in tutte le elezioni.
Per rovesciare questo percorso verso il baratro delle politiche reazionarie, delle quali il sempre più diffuso riemergere di forme e comportamenti fascisti è il segno più evidente, è necessaria un’ampia e costante azione di difesa e incremento degli ideali e delle istituzioni democratiche, a partire dall’applicazione concreta dei principi contenuti nella Costituzione nata dalla Resistenza.
Di fronte alle meschinità e ai sovvertimenti istituzionali che caratterizzano da anni i comportamenti delle forze politiche sedicenti di sinistra, che si alternano al governo con quelle dichiaratamente reazionarie, è necessario costruire movimenti di massa autenticamente e convintamente ispirati agli ideali di progresso sociale ed economico dei lavoratori e dei cittadini democratici.
Strumento principale per lo sviluppo di tale offensiva democratica, si dimostra sempre più il pensiero marxista e leninista su cui si basa il Partito Comunista Italiano. Bisogna rafforzare il lavoro dei militanti oggi già attivi aumentando il numero degli iscritti e degli attivisti; a questo serve il tesseramento di vecchi e nuovi aderenti. La Federazione di Trieste del Partito Comunista Italiano ti invita a partecipare all’assemblea di inizio del tesseramento per il 2019 che si terrà
VENERDÌ 5 APRILE
dalle ore 17.30 alle ore 20.30
presso la Casa del Popolo “Palmiro Togliatti”
a Borgo San Sergio via di Peco 7
coordina il compagno Paolo IACCHIA Segretario della Federazione
interviene il compagno Francesco MARINGIÒ della Direzione nazionale del PCI
che illustrerà l’evoluzione della politica del Partito Comunista Cinese, anche in relazione
alle implicazioni per Trieste delle iniziative della Nuova Via della Seta.