Un 1° maggio di lotta

Nascosti dalla tragedia della pandemia Draghi, con i suoi servitori politici di ogni risma, stanno portando avanti il progetto di distruzione delle norme costituzionali, sulle quali si è basata la legislazione che, dalla Costituente in poi, ha costruito il tessuto di diritti democratici che ha caratterizzato il rapporto tra cittadini e lavoratori da una parte, pretese padronali dall’altra. Con il piano economico detto PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza), in euroinglese Recovery Plan, è stata data un’ulteriore forza al disegno reazionario. 273 pagine di progetti e dichiarazioni ideologiche che sono state fatte passare in Parlamento senza discussione, con l’aperto scopo di indicare ai cittadini l’inutilità di Camera dei Deputati e Senato della Repubblica. Quanto accaduto alla vigilia del 1° maggio 2021 comporta la presa di coscienza di tutti i democratici, ma in particolare dei comunisti, che questa giornata, indicata come festa dei lavoratori, deve essere soprattutto una giornata di lotta, da cui partire per la ricostruzione di un fronte unitario che faccia della riproposizione dei contenuti, ma anche delle forme, della Costituzione antifascista del 1948, la molla per la mobilitazione di massa di tutti coloro, la stragrande maggioranza dei cittadini italiani, che vogliono essere rispettati come esseri umani, titolari di diritti inalienabili, anziché come oggetti (risorse umane) da usare e poi buttare, secondo le convenienze degli indici di Borsa.

Invitiamo le compagne ed i compagni di Trieste a partecipare alle due iniziative organizzate per il 1° maggio:

alle ore 11 in piazza S. Giacomo mobilitazione, a cui come partito siamo stati invitati, organizzata da COBAS Trieste con tutte le forze antagoniste al capitale sventolando le proprie bandiere. 

In piazza Unità presidio di massa organizzato da CGIL CISL UIL.

Federazione di Trieste del Partito Comunista Italiano

NOTA BENE: In tutte le occasioni portare la mascherina di protezione e mantenere la distanza di sicurezza